Fotolibro Aqua Romanorum

L’acqua come fonte di vita e bene comune irrinunciabile ed inalienabile.
L’acqua dei romani, tra acquedotti e terme e la forza placida del padre Tevere.
L’acqua dei laziali, fra le fontane di Tivoli e dei piccoli borghi, l’esuberanza dell’Aniene, i laghi incantati della Tuscia, dei Castelli, dell’Agro Pontino, il grande Mare Nostrum, i ruscelli, le sorgenti e le fonti, ma anche le docce pubbliche, i nasoni, i rubinetti, i tombini, l’acqua che si beve, l’acqua che ci risciacqua, l’acqua che fa riflettere e dove tutto si riflette.
L’acqua come riferimento dell’identità romana, lo sfarzo delle fontane barocche, punto d’arrivo degli acquedotti e dono gentilizio al popolino, e la sobria civiltà dei nasoni.
Il rito rigeneratore del bagno nella fontana di Anita nella dolce vita ed il tuffo plebeo di Mister OK nel Tevere, con il nuoto nella marana dell’americano a Roma. Le barche dei pescatori, i porticcioli turistici, le vele al tramonto nei nostri golfi, gli approdi, i pali piantati nei laghi e nelle lagune.

Con la fotografia vogliamo raccontare il legame tra noi e l’acqua. La civiltà dell’acqua come bene comune.

Inoltre, poiché nel corso del 2011 si terrà l’importante referendum contro la privatizzazione dell’acqua, la comunità dei fotografi di Romamor, approvando e appoggiando le iniziative del Comitato per l’Acqua Pubblica, www.acquabenecomune.org/, si riserva di includere fra gli spazi espositivi alcune delle sedi in cui il suddetto Comitato intende svolgere il supporto della campagna referendaria contro la privatizzazione degli enti di gestione dell’acqua.